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POLITICA DI COESIONE:

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Politica di coesione: enti locali chiedono una maggiore dotazione finanziaria

La viva preoccupazione  dei rappresentanti locali e regionali europei di  "essere privati degli strumenti necessari per rispondere in modo efficace alle sfide che si trovano ad affrontare " è stata espressa dal presidente del Comitato delle Regioni in una lettera inviata ai capi di Stato e di Governo. "Nuovi tagli alla voce della politica di coesione  potrebbero danneggiare le prospettive di crescita e  la ripresa economica" ha sottolineato il presidente Ramón Luis Valcárcel.
Regioni e città europee sottolineano così la necessità di garantire l'equilibrio di bilancio tra le diverse voci del quadro finanziario pluriennale  e chiedono una maggiore dotazione finanziaria da destinare alla politica di coesione.

“Rinunciare ad  una fonte di sostegno come il bilancio dell'Unione europea, di cui il 94% è dedicato agli investimenti e che rappresenta l'unica risorsa pubblica stabile, pluriennale per sostenere la crescita e l'occupazione, sarebbe un grave errore " ha ancora sottolineato Valcarcel, che ha ricordato l'effetto leva dell'investimento pubblico e privato tramite co-finanziamento a livello locale, regionale e nazionale.

I rappresentanti degli enti locali e regionali dell'Unione europea si impegnano da parte loro ad  utilizzare i fondi nel modo più efficace possibile e  a garantire  che i finanziamenti europei assicurino risultati concreti  e portino ad investimenti di più  alta qualità.

Valcárcel invita infine il Consiglio europeo a garantire che la decisione sul quadro  finanziario pluriennale sia coerente con gli impegni assunti dagli Stati membri nel quadro del Patto per la crescita e l'occupazione. In particolare per quanto riguarda "la necessità di mobilitare tutti i livelli, gli strumenti e le politiche per rendere gli investimenti effettivamente disponibili sul territorio".