FINANZIAMENTI

L'UE fornisce finanziamenti per un'ampia gamma di progetti e programmi nei settori più diversi:

  • sviluppo urbano e regionale
  • occupazione e inclusione sociale
  • agricoltura e sviluppo rurale
  • politiche marittime e della pesca
  • ricerca e innovazione
  • aiuti umanitari.
 

Gestione dei fondi

I fondi sono gestiti seguendo norme rigorose per assicurare che il loro utilizzo sia sottoposto a uno stretto controllo e che siano spesi in modo trasparente e responsabile.

In ultima istanza, la responsabilità politica per il corretto utilizzo dei finanziamenti dell'UE ricade sul collegio dei 28 commissari europei. Tuttavia, poiché la maggior parte dei finanziamenti è gestita nei paesi beneficiari, spetta ai governi nazionali effettuare controlli e audit annuali.

Oltre il 76% del bilancio dell'UE è gestito in collaborazione con le amministrazioni nazionali e regionali con un sistema di "gestione concorrente", essenzialmente mediante cinque grandi fondi - i Fondi strutturali e d'investimento. Complessivamente, contribuiscono a mettere in atto la strategia Europa 2020

Altri fondi sono gestiti direttamente dall’Unione europea. I finanziamenti sono erogati sotto forma di:

  • sovvenzioni destinate a progetti specifici collegati alle politiche dell'UE, di solito a seguito di un "invito a presentare proposte" Una parte dei finanziamenti proviene dall'UE, un'altra da fonti diverse.
  • appalti conclusi dalle istituzioni europee per acquistare servizi, beni o opere necessari per le loro attività, per es. studi, corsi di formazione, organizzazione di conferenze o attrezzature informatiche. Gli appalti sono aggiudicati mediante bandi di gara.

I vincitori degli appalti e i beneficiari di sovvenzioni o di aiuti allo sviluppo stanziati per i paesi extra UE sono pubblicati online.

WE_WelcomeEurope:speranze e idee per l' Unione del futuro"

“WE_WelcomeEurope: speranze e idee per l’Unione del futuro” è il concorso lanciato da Dipartimento Politiche Europee e Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca in occasione del 60° anniversario dei Trattati di Roma. L’iniziativa è rivolta agli studenti delle scuole secondarie di I e II grado italiane ed intende stimolare nelle giovani generazioni una riflessione e condivisione dell’idea di Europa, sui valori, le opportunità e l’importanza di essere cittadini europei, per analizzare in maniera critica e propositiva il passato, il presente e il futuro dell’Unione.
Agli studenti, il concorso pone due domande: Se dovessimo avviarla oggi, come andrebbe disegnata l’Unione europea per rispondere alle attese dei "nativi europei"”? Cosa possono fare i giovani cittadini dell’Unione per rafforzare i legami tra di loro e diventare sempre di più una vera generazione europea? L’obiettivo del concorso è quindi sviluppare una narrazione corale sull’Europa che i giovani hanno in mente, con proposte che puntino non solo a “chiedere iniziative a Bruxelles” ma anche a creare nuove aggregazioni “orizzontali”, tra studenti di diversi Paesi. Per questa ragione, i ragazzi sono chiamati a pensare, da un lato, ai temi di cui l’Unione del futuro dovrebbe occuparsi e, dall’altro, a quali frutti dell’integrazione europea – ad esempio esperienze di mobi

MAASTRICHT:

 Enti Locali ed Europa 25 anni dopo

 

Il 12 e 13 dicembre, come membro dell'AICCRE Liguria, ho avuto l'onore di rappresentare gli enti locali italiani come delegato a Maastricht, per la delegazione italiana al Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa (CCRE/CEMR).

Abbiamo discusso di come affrontate le grandi sfide attuali della nostra società. La crisi economica, la mancanza di lavoro, il disagio sociale crescente e l'evidente crisi politica.
È sotto gli occhi di tutti come questi problemi strutturali abbiano conseguentemente causato un enorme sfiducia dei cittadini nelle istituzioni.

La discussione si è focalizzata sulla necessità di ripartire dal ruolo delle comunità locali e valorizzare le esperienze positive che, nascendo dal livello più vicino alle persone, spesso trovano risposte concrete alla vita quotidiana dei cittadini Europei.
Lavoro, migranti, sviluppo sostenibile e politiche sociali sono alcune delle priorità individuate su cui i livelli europei dovrebbero armonizzate le politiche comunitarie.

Nella bozza di documento su quale Europa vorremmo ci fosse nel 2030 si sono messi in risalto altri temi: l'importanza degli strumenti digitali come valore aggiunto ai processi democratici e partecipativi, senza dimenticare la relazione diretta; la parità di genere, la finanza locale, la coesione territoriale, la cittadinanza e i servizi pubblici.

Inoltre abbiamo celebrato i 25 anni del Trattato di Maastricht  che ha lanciato l'Unione Europea (dicembre 1991): ricordo che oltre all'introduzione dell'euro quel trattato ha significato forse una delle conquiste più belle: la cittadinanza europea.

Nel corso delle due giornate si sono rinnovati gli organismi dirigenti del livello europeo dell'associazione.
E per la prima volta in più di sessant'anni è stato eletto un presidente italiano alla guida del CCRE/CEMR: Stefano Bonaccini, presidente AICCRE Italia e presidente della regione Emilia-Romagna.
È doveroso ricordare che questo importante traguardo sia stato raggiungibile solo grazie all'infaticabile e competente impegno di Carla Rey, il segretario generale dell'associazione italiana.
Penso sia un fatto di grande valore politico. Soprattutto in un periodo storico come questo in cui sentimenti populisti individuano la causa di molti disagi attuali nell'Europa. Quando invece l'Europa potrebbe rappresentare lo spazio in cui trovare soluzioni a problemi comuni a molti territori.


Gabriele Taddeo
Consigliere AICCRE Liguria e Italia