BONACCINI NUOVO PRESIDENTE DELL' AICCRE

Il governatore della Regione Emilia Romagna al vertice della sezione italiana del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa

 

Nuovi vertice per l'Aiccre, la sezione italiana del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa. Il nuovo presidente, che succede a Michele Picciano, è il governatore dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. Alla  carica di segretario generale, invece, viene confermata Carla Rey, ex assessore al Comune di Venezia. La cooperazione tra municipi del Vecchio Continente, attraverso gemellaggi ma non solo, è l'obiettivo principale dell'associazione, che vuole avere un ruolo nuovo in un difficile contesto per le realtà locali, colpite per prime dalla crisi economica e dalle ondate migratoria.

"Abbiamo bisogno di provare a coinvolgere di più i Comuni e portare un po' più di gente giovane a votare". Queste le prime parole del nuovo presidente dell'Aiccre. A livello dell'Ue, "abbiamo bisogno di rilanciare questo sostegno agli Stati uniti d'Europa". "Credo che in questa maniera possiamo superare le differenze politiche, io sono un federalista convinto", ha aggiunto Bonaccini. "Appena eletto alla Regione Emilia-Romagna, abbiamo tagliato" e "quindi avete capito cosa penso della sobrietà", ha detto il governatore. "Per cui ogni euro andrà dal centro al territorio - ha scandito Bonaccini dal podio -. Poi è chiaro che territori si devono abituare a rendicontare bene perché usiamo i soldi dei contribuenti". Altro punto che il neopresidente ha toccato è la "spartizione tra partiti", idea alla quale si oppone. "Non vorrei essere considerato presidente dell'Aiccre in quanto rappresentante del Partito democratico". ha detto Bonaccini, sottolineando di affrontare "in un altro modo la rappresentanza istituzionale".

L'Aiccre sarà "rilanciata valorizzando il nostro passato, facendo tesoro del patrimonio dei nostri padri fondatori, che credevano nell'Europa federale, ma al tempo stesso modernizzandola", ha detto da parte sua Carla Rey, confermata segretario generale. L'obiettivo, quindi, è offrire "dei veri servizi ai nostri iscritti". E' necessario, insomma, che "per loro, rimanere in Aiccre sia qualcosa che sia richiesto, che sia utile.

FONDI SIE

La Commissione europea ha adottato una comunicazione sul contributo dei Fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE) alla strategia di crescita dell’UE, al piano di investimenti e alle priorità della Commissione nel corso del decennio. La relazione comprende anche i risultati dei negoziati con gli Stati membri sugli accordi di partenariato, sui programmi e sulle principali sfide per paese. Per esempio, nel periodo 2014-2020 i fondi investiranno 121 miliardi di EUR in ricerca e innovazione, tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) e sostegno alle piccole imprese in tutta Europa. I fondi sosterranno direttamente due milioni di imprese per accrescerne la competitività e aumentarne la capacità di ricerca e innovazione. Quasi 15 milioni di famiglie avranno accesso alla banda larga ad alta velocità grazie al Fondo europeo di sviluppo regionale, mentre con il sostegno del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale quasi 20 milioni di persone nelle zone rurali disporranno di nuovi o migliori servizi e infrastrutture TIC. Nel periodo 2014-2020 454 miliardi di EUR provenienti dal bilancio dell’UE (637 miliardi di EUR compreso il cofinanziamento nazionale) saranno investiti nelle città e nelle regioni europee grazie a più di 500 programmi dei fondi SIE. Tali fondi costituiscono una parte importante degli investimenti pubblici nell’UE e tra il 2014 e il 2016 dovrebbero rappresentare in media il 14 % circa degli investimenti pubblici totali e raggiungere il 70 % in alcuni Stati membri.

MIGRAZIONE

Il Ministero degli Interni ha pubblicato gli Avvisi territoriali relativi al FAMI (Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione). L’obiettivo del Fondo è quello di “contribuire alla gestione efficace dei flussi migratori e all’attuazione, al rafforzamento e allo sviluppo della politica comune di asilo, protezione sussidiaria e protezione temporanea e della politica comune dell’immigrazione, nel pieno rispetto dei diritti e dei principi riconosciuti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea”.
A disposizione 63 milioni di euro per la realizzazione degli interventi di accoglienza, integrazione e rimpatrio. Il sito del Ministero rende noto che “prende avvio la fase di selezione delle proposte progettuali provenienti dal territorio per la realizzazione degli interventi di accoglienza, integrazione e rimpatrio”. I soggetti proponenti potranno presentare le proposte progettuali – dopo la registrazione – a partire dalle ore 12.00 del 29 gennaio 2016, esclusivamente mediante procedura telematica.
Per questo è attivo il link: CLICCA QUI, a partire dalle ore 12.00 del 29 gennaio 2016. Coloro che intendono presentare i progetti dovranno dotarsi di una casella di posta elettronica certificata (PEC) e firma digitale. Le proposte progettuali potranno essere presentate fino alle ore 16.00 del 3 marzo 2016. Solo per l’Avviso ‘Piani regionali per la formazione civico linguistica’ il termine di scadenza per la presentazione delle proposte progettuali è alle ore 16.00 del 10 marzo 2016.
Una procedura di Help Desk è attiva per la richiesta di informazioni in sede di proposizione delle proposte progettuali. Approfondisci e guarda i bandi