Liguria: in arrivo fondi FESR per l' innovazione tecnologica delle PM

Liguria: in arrivo fondi FESR per l'innovazione tecnologica delle Pmi

Si apre il prossimo 2 aprile il bando finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2007-2013. Il bando è rivolto alle piccole e medie imprese singole o associate, in forma consortile o cooperativa, anche di nuova costituzione, le quali potranno richiedere finanziamenti per le proprie strutture operative collocate esclusivamente nel territorio ligure e che risultino regolarmente censite presso le Camere di Commercio.

Il finanziamento avverrà sotto forma di prestiti rimborsabili erogati dalla finanziaria regionale FILSE, fino a una copertura massima del 70% dell’investimento ammissibile, o in compartecipazione con ilsistema bancario convenzionato fino ad un massimo del 100% (di cui l’80% a carico di FILSE e il 20% a carico del sistema bancario). L'entità del prestito deve essere compresa tra un minimo di 150mila euro e un massimo di 2 milioni di euro.

Per entrambe le modalità di finanziamento è previsto un piano di ammortamento della durata massima di 7 anni, con rate semestrali posticipate costanti comprensive di un numero massimo di 4 semestri di pre-ammortamento. Il tasso fisso nominale annuo che sarà applicato alla quota di prestito rimborsabile a valere su fondi pubblici è pari allo 0,5%.

Con questo bando, ha spiegato l'assessore allo Sviluppo economico Renzo Guccinelli, la Regione intende “sostenere nel concreto la crescita di progetti innovativi e di aziende che saranno valutate più per la bontà delle idee che non per il loro rating bancario”.

http://www.fasi.biz/it/news/in-evidenza/6605-liguria-in-arrivo-fondi-fesr-per-linnovazione-tecnologica-delle-pmi.html

 

Comuni e sviluppo sostenibile

Comuni e sviluppo sostenibile

25 02, 2013   Pino D'andrea

 

Lanciato recentemente, il quadro di riferimento per le Città Europee Sostenibili (RFSC), uno strumento online per supportare i Comuni nel loro lavoro di sviluppo urbano sostenibile, ha accolto la sua prima città ufficiale, Dzierzoniow,  Polonia.  Lo rende noto il sito del CCRE. Le città di Parigi, Krnov (Repubblica Ceca), Derry (Irlanda del Nord), Birmingham (Regno Unito) e Umea (Svezia) lo  hanno applicato e sono in attesa di approvazione. Lo strumento finora ha attirato molti visitatori.  Gli Stati membri dell’UE stanno attualmente traducendo lo strumento RFSC nella propria lingua, al fine di ampliare l'adesione e l'utilizzo dello strumento. Lo strumento tradotto dovrebbe essere reso disponibile entro la fine di marzo 2013. Per informazioni aggiornate sul toolkit RFSC, il  CCRE incoraggia i Comuni ad  iscriversi alla newsletter mensile e chiedere di diventare una città RFSC seguendo la procedura descritta nella pagina del sito.  

Il RFSC è un kit di strumenti on-line per le autorità locali europee che sono coinvolti o sono disposti ad avviare un processo di sviluppo urbano integrato e sostenibile. Lo strumento è stato creato su richiesta del Consiglio europeo, che ha riconosciuto il ruolo fondamentale delle città. La RFSC offre un sostegno concreto sull'integrazione dei principi della sostenibilità nelle politiche e azioni a varie scale urbane, dal  quartiere al più ampio livello metropolitano. Sono disponibili strumenti per: aiutare le città a sviluppare un sistema integrato, strategia urbana sostenibile o di un progetto; aiutare gli utenti a verificare le attuali strategie o progetti  dell'UE  sullo sviluppo sostenibile; una vasta gamma di indicatori per aiutare gli utenti a monitorare l'avanzamento della loro strategia. Il CCRE, coinvolto nello sviluppo del RFSC fin dall'inizio, è ora anche membro del Consorzio RFSC, con la piattaforma 31 e Governi Locali per la Sostenibilità (ICLEI), il cui ruolo è quello di implementare la fase di disseminazione del progetto. 

MIUR: Bando PON Rec

Miur: Bando PON ReC per potenziare le infrastrutture di ricerca nelle regioni Convergenza
Individuare nuovi investimenti in grado di sostenere lo sviluppo del sistema della ricerca e dell’istruzione nelMezzogiorno, attraverso il potenziamento delle strutture di servizio in Campania, Sicilia, Puglia e Calabria (cd. regioni Convergenza). Questo l'obiettivo del bando delministero dell'Istruzione, con uno stanziamento da 76,5 milioni di euro, e che si iscrive nell'ambito delle azioni promosse nel quadro del Pon Ricerca e competitività 2007-2013.

Università, istituti universitari statali, enti e istituzioni pubbliche nazionali di ricerca vigilati dall'amministrazione pubblica, nonché altri organismi di ricerca. Questi i beneficiari del bando. Le proposte dovrano essere presentate nell'ambito di una serie di interventi:

Interventi coordinati di adeguamento e rafforzamento strutturale di reti telematiche e infrastrutture digitali (Ict), mediante lo sviluppo e l’adozione di soluzioni fortemente innovative e tecnologicamente avanzate. In quest'ambito, gli obiettivi prioritari sono fornire supporto al sistema nazionale di istruzione, alle università e all’alta formazione artistica, musicale e coreutica e alla ricerca interdisciplinare; ma anche promuovere l’utilizzo evoluto delle tecnologie digitali da parte di cittadini, imprese e amministrazioni presenti sul territorio;

adeguamento e consolidamento di infrastrutture per il monitoraggio ambientale, in grado di incentivare lo sviluppo di una ricerca collaborativa e multidisciplinare nell’area di interesse, con positive ricadute in ambito internazionale;

realizzazione strutturale di un sistema di 'long term digital preservation' dei prodotti/risultati della ricerca, attraverso l’utilizzo di soluzioni standard aperte (logica dell’open government e open access), utilizzabili dal sistema della formazione a tutti i livelli in un quadro di cooperazione con altre istituzioni nazionali e in coerenza con le raccomandazioni di Horizon 2020.

I fondi a disposizione, in totale 76,5 milioni di euro, andranno a finanziare un progetto per ciascuna delle tre linee di intervento.

Le domande devono essere inviate entro il 3 aprile 2013, e saranno vagliate da esperti indipendenti, anche internazionali. In particolare, dovrà essere dimostrata la capacità del progetto di generare ricadute economico-industriali - effettiva attivazione di rapporti con il mondo imprenditoriale, creazione di opportunità di ritorni economici, generazione di nuova imprenditorialità innovativa, di accrescere la competitività e l’attrattività del sistema della ricerca pubblica meridionale, di garantirsi una comprovata autosostenibilità economico-finanziaria nel medio-lungo periodo.