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CLIMA: COP21 adotta mandato negoziale

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Approvato recentemente il mandato negoziale del Parlamento europeo in vista della Conferenza internazionale sul clima di Parigi (COP21). Ridurre del 40% le emissioni di gas a effetto serra, centrare i target del 40% di efficienza energetica e del 30% di energie rinnovabili entro il 2030. Obiettivi che coincidono con quelli indicati dai ministri dell’Ambiente degli stati membri la scorsa settimana. Il testo chiede un accordo giuridicamente vincolante, per evitare che il riscaldamento climatico superi i 2 gradi, ma senza contraccolpi negativi sul piano economico. Gli eurodeputati chiedono inoltre nuove fonti di finanziamento per l’azione per il clima e a sostegno della riduzione dei gas serra. La risoluzione invita inoltre a un rilancio generale della politica UE sul clima, in linea con l’impegno dell’Unione europea di ridurre dell’80-95% le sue emissioni di gas serra entro il 2050, rispetto ai livelli del 1990. Fra le indicazioni che il PE rivolge agli stati membri, la necessità di concordare una tabella di marcia per incrementare i finanziamenti, così da raggiungere l’obiettivo complessivo di 100 miliardi di dollari l’anno entro il 2020. In aggiunta, il PE propone di destinare alcune quote di emissione (Ets) come fonti aggiuntive di finanziamenti per le politiche climatiche, così come i profitti derivanti dalle misure UE e internazionali sulle emissioni prodotte dai trasporti aerei e marittimi. Un capitolo della risoluzione votata a Bruxelles, nel corso della mini plenaria, è dedicato al settore trasporti, tra quelli che generano più emissioni di gas serra: il PE invita i paesi coinvolti nella conferenza di Parigi a lavorare con l’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile (ICAO) e l’Organizzazione marittima internazionale (IMO), per adottare misure che consentano di ridurre le emissioni entro la fine del 2016.CLIMA