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Al via nuova patente europea

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Pino D'andrea

 

A partire dal 19 gennaio scorso  tutte le nuove patenti di guida rilasciate nell’Unione europea saranno del tipo “carta di credito” di plastica, con un formato uniforme europeo e maggiori accorgimenti di sicurezza anticontraffazione. La nuova patente di guida sostituirà progressivamente i più di 100 differenti modelli – in plastica o cartacei – che attualmente si trovano nelle tasche di oltre 300 milioni di guidatori in tutta l’UE. La nuova patente è parte integrante di un più ampio pacchetto di misure (la terza direttiva UE sulle patenti di guida) adottato allo scopo di incrementare la libertà di circolazione, contrastare il fenomeno delle frodi e migliorare la sicurezza stradale nell'Unione europea. 

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Città europee accessibili: le migliori pratiche

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città accessibiliIn occasione della Giornata europea delle persone con disabilità è stato consegnato alla città di Berlino il Premio 2013 di città a misura di disabili, in riconoscimento di una politica globale e strategica diretta alla creazione di una città accessibile a tutti.

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EUROPA PER CITTADINI: BANDO

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Programma "Europa per i cittadini": il bando

 

La scadenza per l’Azione 1. del Programma “Europa per i cittadini” relativa alle attività di gemellaggio "Incontri fra cittadini" (Misura 1.1) e “Reti di città gemellate” (Misura 1.2) è prevista per il 1° febbraio 2013. I Comuni interessati a partecipare al Programma sono pregati di contattarci preferibilmente entro il 15 gennaio 2013. I nostri uffici sono disponibili ad assistere i Comuni nella redazione delle domande di finanziamento.

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DONNE AI VERTICI:

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Donne ai vertici: infrangere il “tetto di cristallo”

Infrangere il tetto di cristallo che continua a ostacolare l’ascesa delle donne ai vertici delle imprese europee: è l’obiettivo della proposta legislativa avanzata oggi dalla Commissione europea che stabilisce un obiettivo del 40% di persone del sesso sotto-rappresentato tra gli amministratori senza incarichi esecutivi delle società quotate in Borsa. Le aziende che non presentano  questa soglia saranno tenute a procedere alle nomine sulla base di un’analisi comparativa delle qualifiche di ciascun candidato, applicando criteri chiari, univoci e formulati in modo neutro dal punto di vista del genere. A parità di qualifiche, si dovrà dare la priorità al sesso sotto-rappresentato. L’obiettivo dovrà essere  raggiunto entro il 2020 (entro il 2018 per  le imprese pubbliche). La proposta dovrebbe applicarsi a circa 5 000 società quotate nell’Unione europea, mentre non si applicherà alle piccole e medie imprese (società con un organico inferiore a 250 dipendenti e un fatturato mondiale non superiore a 50 milioni di euro) ed alle società non quotate. Gli Stati membri dovranno stabilire sanzioni adeguate e dissuasive per le società che violeranno la direttiva.

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POLITICA DI COESIONE:

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Politica di coesione: enti locali chiedono una maggiore dotazione finanziaria

La viva preoccupazione  dei rappresentanti locali e regionali europei di  "essere privati degli strumenti necessari per rispondere in modo efficace alle sfide che si trovano ad affrontare " è stata espressa dal presidente del Comitato delle Regioni in una lettera inviata ai capi di Stato e di Governo. "Nuovi tagli alla voce della politica di coesione  potrebbero danneggiare le prospettive di crescita e  la ripresa economica" ha sottolineato il presidente Ramón Luis Valcárcel.
Regioni e città europee sottolineano così la necessità di garantire l'equilibrio di bilancio tra le diverse voci del quadro finanziario pluriennale  e chiedono una maggiore dotazione finanziaria da destinare alla politica di coesione.

“Rinunciare ad  una fonte di sostegno come il bilancio dell'Unione europea, di cui il 94% è dedicato agli investimenti e che rappresenta l'unica risorsa pubblica stabile, pluriennale per sostenere la crescita e l'occupazione, sarebbe un grave errore " ha ancora sottolineato Valcarcel, che ha ricordato l'effetto leva dell'investimento pubblico e privato tramite co-finanziamento a livello locale, regionale e nazionale.

I rappresentanti degli enti locali e regionali dell'Unione europea si impegnano da parte loro ad  utilizzare i fondi nel modo più efficace possibile e  a garantire  che i finanziamenti europei assicurino risultati concreti  e portino ad investimenti di più  alta qualità.

Valcárcel invita infine il Consiglio europeo a garantire che la decisione sul quadro  finanziario pluriennale sia coerente con gli impegni assunti dagli Stati membri nel quadro del Patto per la crescita e l'occupazione. In particolare per quanto riguarda "la necessità di mobilitare tutti i livelli, gli strumenti e le politiche per rendere gli investimenti effettivamente disponibili sul territorio".