PNRR e VALORIZZAZIONE DEI BORGHI LIGURI

L’UNIONE EUROPEA E GLI ENTI LOCALI:

Il PNRR e la VALORIZZAZIONE DEI BORGHI LIGURI

5 febbraio 2024 ore 15:00 – 17:00
Regione Liguria: Sala Cristoforo Colombo – Via Fieschi, 15

Programma

Ore 15:00 - Saluti Istituzionali
Introduzione: Desi Slivar – Segretaria Regionale AICCRE Liguria

Ore 15:20 - I progetti di valorizzazione dei Comuni Liguri nel PNRR.
Relatore: Luca Parodi Dirigente Regione Liguria

Ore 15.40 - Campo Ligure: Un borgo in filigrana
Relatore: Giovanni Oliveri Sindaco del Comune di Campo Ligure

Ore 16.10 - Il recupero architettonico del Castello di Andora
Relatore: Mauro Demichelis Sindaco del Comune di Andora

Al termine - dibattito e conclusioni

Con il patrocinio del Consiglio regionale Assemblea Legislativa della Liguria

XVI Congresso nazionale

Si è tenuto on line il XVI Congresso nazionale dell’AICCRE con la riconferma di Stefano Bonaccini , quale Presidente  e di Carla Rey quale Segretario generale.

Per continuare il lavoro intenso di questi cinque anni, è stato redatto a cura di alcune Federazioni il Manifesto di intenti e di programmazione che trovate di seguito :

                          MANIFESTO AICCRE                                            

 Alla vigilia del suo settantesimo anno di attività, l’AICCRE rinnova la sua missione con e per le Regioni e i Comuni italiani.

Con la sua XVI Assemblea congressuale l’AICCRE ha scelto di adottare forme nuove, più dirette, più pragmatiche e più incisive per rispondere ai bisogni degli Enti territoriali.

La pandemia della Covid_19 ci ha imposto di assumere paradigmi nuovi se non vogliamo sopperire alle emergenze che abbiamo di fronte. Dai cambiamenti climatici alla tutela della salute, dalla pianificazione dello sviluppo territoriale alla cooperazione internazionale: sono tante le sfide a cui siamo chiamati ad affrontare collettivamente e individualmente per costruire un futuro. L’AICCRE ha scelto di fare la sua parte con un cambio di passo che implica effettiva vicinanza agli Enti che la compongono, senso pratico nella ricerca delle soluzioni e proposte concrete.

L’Unione europea è vicina ai Comuni e alle comunità se la si cerca nei progetti attuabili e nelle risorse che mette a disposizione. La strada della progettazione europea, ancora troppo poco battuta dagli Enti locali, costituisce in questo senso un impegno prioritario per l’AICCRE, sia a livello formativo (formazione degli Amministratori locali), che operativo. Percorrendo questa via è possibile recuperare nei cittadini un senso fiducia verso una Unione europea che, troppe volte, viene dipinta unicamente come divisa, assente, conflittuale, distante.

Al tempo stesso, l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile rappresenta la direttrice da seguire per raggiungere, in ciascuna regione, in ciascun territorio e in ciascun comune, quegli obiettivi che possono consentire alle generazioni future di vivere senza le costrizioni e i rischi delle emergenze che, oggi, ci stanno toccando direttamente.

La dimensione pragmatica dell’AICCRE rinnovato guarda ancora di più alle politiche dell’UE con l’obiettivo di incidere sulle sue Istituzioni per rendere più forte il ruolo delle Regioni e dei Comuni nella programmazione e nell’attuazione delle sue strategie. La difesa della politica di coesione, lo scambio di buone pratiche, l’impegno per un più facile accesso degli Enti locali ai fondi comunitari sono solo alcuni degli impegni che AICCRE persegue costantemente con la sua presenza e la azione a livello europeo.

Associazione di Regioni e di Enti locali fondata sui valori del federalismo europeo di Spinelli e Serafini, l’AICCRE uscita dal XVI Congresso è convinta che quegli ideali siano realizzabili, oggi, essenzialmente mediante un approccio pratico ai bisogni dei territori, con la capacità di adattarsi ai diversi contesti e indicare, concretamente, soluzioni.

Non serve guardarsi indietro e commemorarsi: la tradizione dell’AICCRE non è un qualcosa che si avvita su sé stessa, bensì è un patrimonio politico e culturale di settant’anni che vive nel coraggio del cambiamento. E a maggior ragione quando questo cambiamento avviene per accrescere il protagonismo di quelli che sono i suoi veri attori: le Regioni e i Comuni.