Europa che passione a Moconesi

Lo spettacolomusicale "Europa: che passione!" di Francesco Pigozzo, Daniela Martinelli e Paolo Barillari in scena a Moconesi giovedì 13 giugno nell'ambito dello stage giovanile organizzato dall'Aiccre Liguria e dal Movimento federalista europeo.

SE SI TAGLIA LA DEMOCRAZIA...

Se si taglia la democrazia…

  Pino D'andrea

 

Decentramento, risorse ed autogoverno saranno i temi intorno ai quali si svolgerà i prossimi 16 e il 17 maggio a Ploieşti, in Romania, l’Assemblea generale e la VIa Conferenza politica del CEPLI (Confederazione europea dei Poteri locali intermedi). I dibattiti saranno tesi ad esplorare il tema del ruolo e del futuro degli enti locali intermedi nell’architettura istituzionale degli Stati membri. Parteciperà ai lavori Emilio Verrengia, Segretario generale aggiunto dell'AICCRE, Vicepresidente del CPLRE, e delegato dal Presidente dell’UPI, Antonio Saitta: “le proposte avanzate da alcuni governi nazionali per l’abolizione degli enti intermedi sono poco lungimiranti: infatti esse tendono a far quadrare i bilanci e non prestano la necessaria attenzione ai servizi pubblici ed alla qualità della democrazia”. Per Verrengia la CEPLI è un importante partner dell’AICCRE per la “difesa degli interessi delle autorità intermedie su scala europea: sarà necessario chiarire ruolo, competenze e funzioni degli enti intermedi in Europa, che rivestono un ruolo strategico per la democrazia, per la rappresentanza delle istanze dei propri cittadini e per  l’implementazione delle politiche nazionali ed europee a livello locale ed in un’ottica di prossimità”. Il dirigente dell’AICCRE sottolinea “il ruolo che gli stessi enti intermedi rivestono ed hanno rivestito nel corso della crisi economica: essi hanno dato risposte concrete ai cittadini ed hanno contribuito ad una strategia di sviluppo e di crescita dei territori”. Ruolo che tuttora svolgono nei processi di programmazione della politica di coesione europea. 

Sistema d' informazione Schengen II

Sistema d'informazione Schengen II

Schengen si rifà il trucco. Grazie alle nuove tecnologie, viene potenziato il Sistema d'informazione Schengen (SIS), ossia lo strumento tecnico che rende possibile la politica di cooperazione e della sicurezza all'interno dello spazio Schengen. Il SIS è la più grande banca dati comune in materia di mantenimento della sicurezza pubblica, di sostegno alla cooperazione delle autorità e di gestione dei controlli alle frontiere esterne. Gli stati membri inseriscono le cosiddette "segnalazioni", dati su persone ricercate o scomparse, oggetti smarriti o rubati e divieti d'ingresso. Queste indicazioni sono immediatamente accessibili a tutte le autorità nazionali per il controllo delle frontiere e sono fondamentali per permettere loro di svolgere al meglio le funzioni di tutela dell'ordine pubblico e di lotta alla criminalità.

Il sistema di informazione diventa ora di seconda generazione, migliorando la sua efficienza in tema di sicurezza e agevolazione della libera circolazione.

Con il nuovo sistema all'avanguardia (SIS II) potranno essere inserite diverse tipologie di informazioni (impronte digitali e fotografie), e di segnalazioni che circoleranno tra le autorità con maggiore semplicità e velocità offrendo un'ulteriore garanzia alla protezione dei cittadini e alla loro mobilità.

In merito a questo tema la Commissaria per gli Affari interni, Cecilia Malmström, ha dichiarato: "Sono lieta di annunciare che il SIS II diventa ora operativo. Assieme ai colleghi del Consiglio e del Parlamento europeo abbiamo portato proficuamente a termine la fase di sviluppo del progetto. Il fascicolo che avevamo ereditato era complesso e non è stato facile rilanciarlo, ma grazie alla forte determinazione siamo riusciti a sormontare grossi problemi. Possiamo ora passare alla fase di attuazione, che sarà controllata dalla nuova agenzia europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia".

La creazione dello spazio Schengen nel 1985 ha rappresentato una tappa fondamentale per garantire la libera circolazione delle persone all'interno del territorio dell'Ue. In base al Trattato di Schengen, gli Stati firmatari si sono impegnati per l'abolizione delle frontiere interne sostituendole con un'unica frontiera esterna. Entro tale spazio vengono applicate regole e procedure comuni in materia di visti, soggiorni brevi, richiese d'asilo e controlli. La sicurezza dei cittadini all'interno dello spazio Schengen è garantita dal coordinamento tra i servizi di polizia e le autorità giudiziarie.

 

 

Fabrizio Spada e Lara Zotti

Rappresentanza a Milano della Commissione europea